- Data inizio
- Durata
- Formato
- Lingua
- 14 ott 2024
- 3 giorni
- Class
- Italiano
L’utilizzo di piattaforme digitali di ultima generazione per la gestione dei servizi finanziari e assicurativi.
Com’è naturale, la finanza odierna e i suoi principali rappresentanti sono state le guest star della diciottesima edizione del 1-year full time Master in Corporate Finance (MCF). Un calendario ricco di presentazioni e incontri con aziende e istituzioni ha trasformato l’aula del MCF in un palcoscenico dove si sono avvicendati esponenti di banche d’affari, società di rating, asset managers, grandi nomi della consulenza, boutique di advisory, multinazionali e dinamiche aziende di medie dimensioni, ma anche operatori del private equity e venture capital e start up Fintech.
“Anche per questa edizione abbiamo potuto organizzare incontri con una selezione di operatori di primo piano del settore finanziario, spaziando dalle realtà internazionali a quelle locali che ci hanno offerto uno sguardo diretto sullo stato attuale di molti ambiti dell’industria finanziaria”, ha commentato Antonella Liuzzi, MCF Program Coordinator. La classe MCF, con partecipanti di 17 nazionalità diverse, ha così avuto la possibilità di confrontarsi con i professionisti del settore, conoscere più a fondo le diverse opportunità di sviluppo professionale e le occasioni di recruiting specializzato nell’ambito Finance. “Alle presentazioni del MCF erano presenti sovente i key managers di queste realtà, come il CEO o il CFO, oppure i responsabili della divisione HR, accompagnati da professionisti senior ma anche junior che riportavano le loro esperienze lavorative e offrivano suggerimenti e stimoli ai nostri studenti”, prosegue Liuzzi. “Un ruolo importante è stato ricoperto anche dagli Alumni MCF, una comunità di 500 membri con cui manteniamo un contatto sempre vivo. Molti di loro sono venuti ad incontrare i nuovi studenti, hanno portato le loro testimonianze o hanno preso anche parte a sessioni di docenza”.
Un parterre di primo piano del banking internazionale.
Prime ospiti di MCF sono state due delle più importanti investment bank internazionali, Nomura e UBS. I rappresentanti delle due banche hanno illustrato i diversi modelli di business di realtà con background e localizzazione diverse, presentando le opportunità di carriera nei segmenti di investment banking e wealth management. Nomura ha anche invitato le partecipanti femminili del Master ad un evento specifico sul ruolo delle donne in finanza organizzato a Milano con la collaborazione delle università milanesi. È stata poi la volta di China Development Bank, una realtà emergente del panorama del banking mondiale, i cui esponenti hanno presentato le peculiarità del modello di business della banca asiatica e i suoi obiettivi di sviluppo nel prossimo futuro in diversi settori del finance.
Agenzia di rating a confronto.
Una tradizione del MCF è quella di ospitare alcune tra le maggiori agenzie di rating sul mercato dei capitali. Nell’edizione 18 è stato addirittura possibile averne più di una e confrontarle tra loro. Il country manager di Moody’s, Mauro Crisafulli, un habitué dell’aula MCF, è stato il primo incontrare i partecipanti. A ottobre dello scorso anno ha presentato l’organizzazione internazionale di Moody’s, i valori che contraddistinguono l’operato dei suoi professionisti, gli ambiti operativi e le opportunità di carriera. A seguire Standard & Poor’s, altro colosso del rating internazionale: ad interagire con la classe c’era il Country Manager Italia, Roberto Paciotti, e alcuni membri del suo staff. I temi maggiormente trattati sono stati quelli del ruolo del rating nell’attuale contesto di mercato, caratterizzato da fattori di rischio altamente interconnessi e spesso difficili da codificare con i dettami tradizionali. I modelli di rating vivono anch’essi di una dinamica evolutiva, per adattarsi al “new normal”. Un’ulteriore importante testimonianza è stata quella di Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana di maggiori dimensioni per volumi di rating emessi, con particolare riguardo alle piccole e medie aziende. Una visione nostrana per comprendere appieno le attuali dinamiche del sistema creditizio e finanziario italiano oltre che acquisire informazioni dirette sui percorsi di carriera nell’ambito di una rating agency nazionale.
Big della consulenza internazionale e boutique di advisory di elevata professionalità.
Non sono mancati i big della consulenza internazionale. Nel palinsesto del Master è entrata infatti anche la company presentation di EY per discutere dei temi caldi della ristrutturazione dei non performing loans (NPL) nei bilanci delle banche e per valutare le opportunità e i percorsi di carriera della “Big 4”. Un’altra gradita presenza è stata quella di Excellence Consulting, giovane e dinamica realtà della consulenza di direzione, attiva in vari ambiti di servizio con un portafoglio di clienti focalizzato sulle financial institutions (banche, assicurazioni, società leader nell’asset management), che ha illustrato le opportunità di carriera orientate non solo agli studenti italiani, riflettendo così la forte vocazione internazionale della boutique. Agli incontri ha inoltre partecipato Alantra, uno dei più grandi player nell’M&A advisory internazionale con presenza in ben 23 paesi e ai primi posti del ranking internazionale nel deal making. La testimonianza di questa realtà ha permesso di cogliere più da vicino le dinamiche attuali del mercato dell’investment banking, con particolare focus sul mid-market, nonché di conoscere più da vicino le prospettive professionali in questo ambito sempre molto affascinante.
Asset management e intermediazione mobiliare d’eccellenza.
Interventi di player nazionali di primo livello anche nell’ambito dell’asset management e dell’intermediazione. Prima in ordine di tempo è stata Algebris, nella persona del suo CEO, Massimo Massimilla, il quale ha presentato le strategie e le traiettorie di sviluppo del gruppo italiano leader nell’asset management che ha fatto dell’attivismo e della specializzazione su asset alternativi la sua cifra distintiva. Gradito ritorno al MCF quello di Anima SGR, la più grande società di gestione indipendente italiana, che ha illustrato gli attuali trend del mercato del risparmio gestito italiano e il posizionamento societario, oltre alle opportunità di carriera. Infine, per gli studenti MCF è è stata organizzata una company visit presso Equita Sim, una delle primarie brokerage firm indipendenti in Italia, dove i partecipanti del MCF hanno incontrato alcuni manager e analisti della società di intermediazione mobiliare.
Nuove forme di private equity e venture capital e il Fintech.
Non poteva mancare uno sguardo più da vicino al mondo del private equity e venture capital, in forte fermento, nonché al fenomeno Fintech. L’aula MCF ha accolto con grande interesse l’avvincente iniziativa di Guido Fileppo, un trentacinquenne italiano di ritorno da varie esperienze professionali all’estero, che ha deciso di lanciare un “search fund” denominato Patria Private Capital. L’obiettivo del “search fund” è quello di individuare una azienda target di piccole-medie dimensioni operante sul territorio italiano che possa essere acquisita prima attraverso un’operazione di “management buy out” e successivamente dallo stesso Fileppo. Al sempre più attuale fenomeno del Fintech è stato dedicato un evento ad hoc che ha visto protagonista una selezione delle migliori realtà del Fintech italiano come Tinaba, Prestiamoci, Chainblock, Alidat e il fondo di venture capital Apis Partners. “Sui temi del Fintech stiamo programmando di costruire uno specifico percorso del Master, che potrebbe coinvolgere anche partner accademici internazionali”, ha annunciato Alberto Dell’Acqua, Direttore accademico del MCF.
La finanza anche a livello corporate.
Per rimarcare l’importanza strategia della finanza a livello corporate, l’aula MCF ha ospitato alcune grandi realtà aziendali italiane. ENI, la più grande società italiana del settore Oil & Gas, nei panni del CFO Massimo Mondazzi, ha parlato dell’evoluzione e delle sfide del prossimo futuro del settore energetico nonché delle occasioni di carriera nella multinazionale italiana. Rappresentante di spicco di un settore strategico per la nostra economia come quello del food, Paolo Lualdi, CFO di Cremonini, multinazionale alimentare italiana, ha illustrato agli studenti il ruolo della direzione finanziaria nell’ambito di una realtà corporate con importanti attività all’estero.
Gli Alumni MCF, le loro esperienze e i loro consigli.
Un patrimonio prezioso e indissolubile per MCF è la comunità degli Alumni, ormai più di 500, che hanno avviato carriere a livello globale. Alcuni di loro tornano di frequente in aula per incontrare gli studenti dell’edizione in corso e portare la loro testimonianza e i loro suggerimenti. È il caso di Giulia Ferranti, MCF 17 e oggi financial analyst nel gruppo ENI, che ha raccontato agli studenti il suo percorso di scelta per lo sviluppo di carriera; o Giovanna Malponte Tesolat, MCF 15 e oggi managing director di SIME Partecipazioni, che ha spiegato come sia riuscita a raggiungere posizioni di vertice pochi anni dopo il Master. Ad offrire la loro testimonianza anche Lazar Nikolic, MCF 11 e oggi associate director di Unicredit Group, e Sandro Dabaghian, MCF 17 e oggi analyst in Anacott Capital, una società di private equity con sede a Londra. Un intervento particolarmente gradito è stato quello di Giovanna Maag, MCF 4 con una lunga carriera a livello manageriale nell’ambito del private equity internazionale, che è intervenuta al fianco del Direttore MCF come co-docente nel corso di Private Equity & Venture Capital, discutendo un caso reale e offrendo informazioni utili e suggerimenti agli studenti MCF per come avviare una carriera in questo stimolante settore.
SDA Bocconi School of Management
L’utilizzo di piattaforme digitali di ultima generazione per la gestione dei servizi finanziari e assicurativi.
Strumenti per gestire le controversie tra gli intermediari finanziari e la loro clientela.
Per fornire logiche e principi per definire il modello di controllo aziendale e strumenti di analisi statistica a supporto delle previsioni e dei processi decisionali