Arte e cultura a servizio del territorio. Accordo in partnership con le Catacombe di Napoli e Rione Sanità

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Nel percorso formativo degli studenti del Master in Arts Management and Administration (MAMA) – 37 persone di oltre 20 nazionalità differenti – i confronti con i professionisti e le realtà del settore artistico-culturale italiano e internazionale sono una costante. Ultimo in ordine di tempo, l’incontro con una realtà giovane e dinamica che ha saputo conciliare l’amore per il territorio e la propria comunità con la necessità di sostenere un contesto socio-economico attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico.   


Il patrimonio in questione sono le Catacombe di Napoli, situate in un quartiere difficile, come il Rione Sanità, che tende a isolare i suoi abitanti e a “nasconderli” al resto della città. In questo contesto, dall’impegno e dalla tenacia di cinque ragazzi del Rione Sanità nasce nel 2006 la Cooperativa La Paranza, la quale, riconoscendo l’enorme potenzialità di quell’area, fa leva sul suo patrimonio umano e artistico per trasformarla.

Gli studenti del MAMA avevano già esaminato e discusso in aula questo caso di valorizzazione culturale del territorio, approfondendone gli aspetti gestionali grazie all’intervento di Vincenzo Porzio, socio fondatore della cooperativa, che ha presentato il progetto. Ne era nato un vivace scambio di opinioni e di esperienze il cui denominatore comune era la necessità di affiancare allo sviluppo economico quello umano e culturale, garantito dalla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio artistico-culturale che abbiamo a disposizione.

Successivamente, in occasione del Grand Tour 2018 che ha visto gli studenti del MAMA impegnati in una serie di incontri con i direttori di importanti istituzioni artistiche e culturali tra Firenze, Napoli e Roma, gli stessi studenti hanno avuto l’opportunità di visitare le Catacombe di Napoli e constatare direttamente l’enorme lavoro svolto e l’impatto creato dall’entusiasmo e dalla professionalità della cooperativa La Paranza.

Kriti Chrodia, studentessa indiana, definisce l’esperienza come “un’occasione di rivivere il passato e di ricongiungere l’anima e lo spirito. Sin dall’ingresso al sito non ho potuto fare a meno di vivere la magica atmosfera del luogo”. Ma il luogo non è stata l’unica sorpresa, continua Kriti: “Abbiamo avuto una guida speciale, Antonio, che con il suo entusiasmo, la sua passione ed esperienza ha saputo trasmettere l’importanza del luogo per la comunità grazie anche ad un’azione di storytelling molto efficace”.

Da questo incontro è nata una collaborazione concreta, uno scambio di esperienze sempre vivo e un dialogo su temi legati allo sviluppo economico e alla riqualificazione sociale e urbana.

SDA Bocconi School of Management

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